CRESPI D’ADDA

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CRESPI D'ADDA

Testo: Mario Colombo
Foto: Mario Colombo

 

La fondazione del villaggio di Crespi d’Adda risale al 1877, quando Cristoforo Benigno Crespi scelse questa zona, vicina al fiume Adda, per costruire una tessitura. I lavori di costruzione vennero affidati all’architetto Ernesto Pirovano e all’ingegnere Pietro Brunati.
Il progetto di Crespi prevedeva di costruire, oltre agli stabilimenti un vero e proprio villaggio che ospitasse gli operai e le loro famiglie. Il neonato insediamento venne dotato di tutte le comodità. Oltre alle villette delle famiglie operaie (complete di giardino ed orto), e alle ville per i dirigenti (che vennero costruite in seguito), venne costruita una chiesa, (copia identica, ma più piccola, del Santuario di Santa Maria di Piazza di Busto Arsizio), scuola, teatro, campo sportivo, cimitero, ospedale, stazione dei pompieri e di altre strutture comunitarie.

Il cimitero di Crespi d’Adda, (realizzato dall’architetto Gaetano Moretti, che, per i Crespi ha realizzato anche la centrale idroelettrica di Trezzo d’Adda), è dominato dalla tomba della famiglia Crespi: una piramide con scalone monumentale che domina sul lungo viale alberato. Le tombe più ricche sono disposte attorno al mausoleo, mentre quelle più semplici, identificate da croci di pietra, sono più distanti, a significare le distanze sociali di chi vi riposa.
Contrariamente a siti analoghi, la parte industriale è stata funzionante fino al 2004 e le abitazioni sono tuttora utilizzate.
Tra le curiosità di questa cittadina ci piace ricordare che il Villaggio Crespi d’Adda è stato il primo paese in Italia ad essere dotato di illuminazione pubblica con il sistema moderno Edison. Nella scuola di Crespi, riservata ai figli dei dipendenti, tutto era fornito dalla fabbrica: dai libri alle penne ai grembiulini, dalla refezione allo stipendio e alloggio per gli insegnanti. All’inizio del Novecento, tra i tanti servizi gratuiti, Crespi fece costruire una piscina al coperto, con docce, spogliatoi e.. acqua calda. Crespi d’Adda, seppure in provincia di Bergamo, ha il prefisso telefonico di Milano: infatti i Crespi fecero installare una linea privata a lunga distanza che collegava il loro castello con la residenza di Milano.
Il castello dei Crespi e la chiesa del Villaggio si trovano sul medesimo asse: con il portone della chiesa spalancato, è possiblie vedere l’altare dalla cima della torre.
Il 5 dicembre 1995 il Villaggio operaio di Crespi è entrato a far parte della Lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. È uno degli esempi meglio conservati di villaggio operaio industriale che esistano al mondo.

 

MAPPA DI CRESPI D’ADDA

 

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