Bergamo in tavola: sapori e profumi della nostra terra…
L’amore per la Bergamasca e la passione per la sua cucina, ci hanno portato a curiosare e proporre quelle eccellenze e quei prodotti selezionati dopo un’attenta ricerca tra le migliori materie prime, un patrimonio unico e inimitabile, esaltando la tradizione e i sapori che contraddistinguono la nostra terra.
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BERGAMO E’ CITTA’ CREATIVA UNESCO
Riconoscimento per la gastronomia

Bergamo è Città Creativa Unesco per la gastronomia: il 30 novembre 2019 il board del Patrimonio Mondiale ha diramato la lista delle 66 città che entrano nella lista delle Città Creative del pianeta, riconosciute come «laboratori di idee e pratiche innovative», capaci di costruire «un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso pensieri e azioni innovativi».
È questo il secondo importante riconoscimento che Bergamo riceve dall’Unesco, dopo quello delle Mura di Città Alta, inserite nel 2017 nella lista del Patrimonio Mondiale insieme alle fortificazioni veneziane di altre cinque città.
Bergamo entra così nella rete delle 246 Città Creative del mondo grazie al valore ultranazionale della produzione casearia, con i suoi 30 formaggi tradizionali, di cui 9 Dop e 3 presidi Slow-Food.
In Italia ci sono 50 formaggi Dop, Bergamo da sola ne produce 9: nessuna provincia in Europa può vantare un record simile.
La produzione dei formaggi in bergamasca, ha le sue radici nella tradizione dei bergamini, che attraverso la transumanza hanno diffuso tecniche e conoscenze in tutta la Pianura Padana, e a cui quindi si deve la nascita e allo sviluppo dell’industria casearia italiana, tra le più prestigiose del mondo.
“Questo riconoscimento – sottolinea Francesco Maroni, dell’Associazione San Matteo Le tre Signorie – è davvero importante per la nostra Associazione che da sempre lavora perché la sapienza dell’arte casearia della Cheese Valleys vengano riconosciute a livello internazionale. Ora inizia il lavoro per far sì che i territori si uniscano in un progetto comune di valorizzazione del proprio patrimonio gastronomico legato alle Cheese Valleys”.
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LA STRACCIATELLA
IL GELATO DI BERGAMO NEL MONDO

La vera Stracciatella gelato di Bergamo la potete assaggiare solo qui.
La ricetta della Stracciatella nasce nel 1961, da un’intuizione di Enrico Panattoni.
Enrico Panattoni, nato in Toscana ad Altopascio nel 1927, arriva a Bergamo negli anni Quaranta con la moglie Oriana. Appassionato di cucina e di pasticceria, rileva La Marianna, a Bergamo Alta in località Colle Aperto, ed inizia a produrre i gelati nel suo locale. Una delle sue specialità è il Fiordilatte (antica denominazione della panna, fiore del latte). Da bravo pasticciere, nel periodo pasquale si dedica alla preparazione di uova di cioccolato. Come sempre qualcosa avanza e così decide di non buttare il frutto del suo lavoro.
Inserisce una dose di cioccolato fondente caldo che, grazie allo sbattimento delle pale del mantecatore, “straccia” il cioccolato mentre lo solidifica. L’effetto richiamava la famosa Stracciatella alla romana, fatta con le uova. Da lì l’idea di Enrico Panattoni di battezzare Stracciatella il nuovo gusto di gelato che ha creato.
Enrico Panattoni allora non pensò al brevetto né tantomeno al copyright, ma si tenne ben stretta la ricetta grazie alla quale, da mezzo secolo, migliaia di persone arrivano a La Marianna per provare la “Vera Stracciatella“!
La Marianna
Largo Colle Aperto, 4 – BERGAMO
Tel. 035237027
www.lamarianna.it
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RICONOSCIMENTI
I tre vini bergamaschi premiati dalla guida Slow Wine 2023

La guida Slow Wine 2023 premia tre vini bergamaschi: si tratta del “Secco 2019” dell’azienda Biava di Scanzorosciate, indicato come «top wine», ma sono stati inclusi anche i suoi “Moscato di Scanzo 2017”, “Guelfo 2017”, “Exenthia” e “Ghibellino 2018”.
C’è poi Angelo Pecis di San Paolo d’Argon con il suo top wine “Imberghem 2021”, insieme a “Soffio del Misma 2016”, “Dosaggio Zero Maximus” e “Valcalepio Rosso San Pietro delle Passere 2017”.
La terza azienda a cui è stato riconosciuto un posto nella guida è invece la Nove Lune di Cenate Sopra, pioniera dei vitigni “Piwi” in Bergamasca, insieme ai suoi “Rukh 2021”, “Theia 2021” e “310 2021”.
Per festeggiare i riconoscimenti e l’uscita dell’ultima edizione della guida, la Condotta Valli Orobiche di Slow Food ha organizzato una serata all’interno del programma nazionale “Cento Cene”. Per Bergamo l’evento si è tenuto alla Saps Pentole Agnelli Cooking Lab, ospite lo chef Tommaso Spagnolo insieme agli studenti dell’istituto alberghiero di San Pellegrino.
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