BERGAMO - MOSTRA ULTIMA CENA DI ALESSANDRO ALLORI
Testo: Mario Colombo
Foto: Mario Colombo
Milano ha l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, il Palazzo Ducale di Urbino ospita quella di Tiziano e nella Cappella degli Scrovegni di Padova è custodita l’Ultima Cena di Giotto. Anche Bergamo ha il suo Cenacolo, anzi, l’ha sempre avuto, ma i bergamaschi non lo sapevano. Su una tela di 7,5 metri di lunghezza e 2,15 di altezza Alessandro Allori nel 1582 ha dipinto la sua versione dell’ultima cena, un’opera bellissima, un tesoro nascosto rimasto nell’ombra fino ad oggi.
L’opera, di Alessandro Allori, dipinta ad olio su tela in Firenze tra il 1580 ed il 1582 arrivò ad Astino nel marzo 1583. Il dipinto era stato commissionato da Don Calisto Solari, abate del locale monastero vallombrosiano, per essere collocata nel refettorio.
Dal 29 settembre al 14 ottobre 2012 il Cenacolo dell’Allori è rimasto in mostra al pubblico nella sede storica del Creberg di Porta Nuova, dove è stato restaurato.
“Dall’inaugurazione sono arrivate oltre 15.000 visitatori – spiega Angelopietro Piazzoli, segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco. Inoltre, accanto a famiglie o singoli visitatori, abbiamo avuto un ottimo riscontro anche per le visite guidate: ben 20 le classi arrivate da città e provincia per vedere il Cenacolo.
In molti poi hanno chiesto informazioni e curiosità ai restauratori Alberto Sangalli e Minerva Tramonti Maggi, con cui ci si poteva confrontare direttamente. Sono loro che per mesi, sotto la direzione della Soprintendenza al Patrimonio Storico-Artistico di Milano, hanno ridato poco a poco luce all’opera dell’Allori”. Dopo un lungo oblio, l’opera si può ammirare nei più fini dettagli.
Una grande sorpresa questo dipinto dalle dimensioni eccezionali, proveniente dal soppresso monastero di Astino e collocata nella sala delle Capriate in Palazzo della Ragione, realizzata da un grande autore fiorentino, firmata e datata 1582: l’Ultima Cena di Alessandro Allori, detto il Bronzino. Dopo un complesso trasloco nella Sana Consiliare del Credito Bergamasco, è stato sottoposto ad un eccellente restauro. Il celebre cenacolo dipinto per il refettorio del monastero di Astino, è stato poi allocato presso il Palazzo della Ragione di Bergamo a seguito delle soppressioni napoleoniche e lì dimenticato. La visione del dipinto ha rappresentato per il pubblico una scoperta sorprendente: per le dimensioni grandiose del quadro (2,15 per 7,50 m) e per l’esito eccellente del restauro promosso e finanziato dalla Fondazione Creberg.
In contemporanea è stata esposta la mostra:” L’OEIL GOURMAND” Un percorso nella natura da Cinquecento al Novecento. Una mostra spettacolare, costituita da quaranta dipinti che hanno per soggetto la tavola imbandita. Un percorso alla riscoperta di tanti protagonisti dell’arte europea, da Fede Galizia a Evaristo Baschenis, da Giacomo ceruti a Ennio Morlotti. Accanto a quasta anche “OMAGGIO A DE CHIRICO”, straordinaria esposizione di undici splendidi dipinti tratti da collezioni private; un’occasione impedibile per ammirare opere la cui visione – di norma riservata a pochi – viene estesa a tutti, nel periodo della mostra, grazie alla generosità dei mecenati prestatori e all’impegno organizzativo della Fondazione Credito Bergamasco.
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